Gli effetti della guerra sui mutui: Inevitabili le conseguenze

Un’altra delle conseguenze del conflitto ucraino è la salita dell’indice di riferimento per i mutui a tasso fisso: l’IRS

Senza entrare nel merito di quello che principalmente un conflitto porta e cioè, morte e distruzione nei paesi coinvolti e per i quali siamo tutti scioccati, voglio entrare nel merito delle conseguenze economiche, sotto il profilo umano secondarie ma comunque importanti.

La crescita dell’inflazione, i rincari sul prezzo del gas, di materie prime e beni di consumo, le borse che bruciano miliardi ogni giorno…

Ma non solo, gli effetti della guerra in Ucraina purtroppo avranno, stanno già avendo conseguenze anche sui tassi d’interesse.

L’indice di riferimento per i finanziamenti a tasso fisso, l’IRS, dall’inizio della guerra è stato caratterizzato da forte instabilità, crescendo negli ultimi giorni fino a raggiungere quota 1%, livello che non veniva superato da maggio 2019.

Quindi, ecco che anche i prestiti per comprare casa che stanno diventando più cari e più difficili da chiedere.

Gli effetti della guerra ucraina sui mutui

L’IRS a 20 anni era allo 0,64% agli inizi di febbraio per poi crescere fino all’1% il 25 febbraio (il conflitto è scoppiato il 20). Nonostante il tasso sia rientrato negli ultimi giorni intorno allo 0,85%, i valori sono comunque lontani da quelli di 12 mesi fa, quando si aggiravano intorno allo 0,15%.

Secondo l’ultima rilevazione effettuata da Banca d’Italia per i mutui a tasso fisso, il TAEG medio di mercato in questo periodo si attesta sull’1,96% con offerte che arrivano all’1,5%, niente male, ma nulla di paragonabile con le soglie della prima metà del 2021, quando si poteva agevolmente trovare un mutuo con un TEG intorno all’1%.

Facciamo una simulazione nel caso dovessi richiedere oggi un mutuo fisso da 126 mila euro al 70%, con restituzione del debito in 25 anni: il miglior tasso disponibile oggi online è del 1,44%, con una rata da 489 euro al mese.

Un anno fa, lo stesso mutuo lo potevi avere con un taso dell’1,04% e una rata da 466 euro. Oggi pagheresti 23 euro in più al mese.

Quindi, costo della casa 126 mila euro con richiesta di un mutuo al 70% (88 mila euro), portano ad un aumento sensibile degli interessi spalmati su tutta la durata dell’ammortamento, ben 6.900 euro in più: 23 euro per 12 mesi per 25 anni.

Proviamo ad andare un po’ più in là con le previsioni

“Da mesi l’Europa è alle prese con l’aumento dell’inflazione, determinato in larga parte dal rincaro del prezzo dell’energia e, la situazione di crisi tra Russia e Ucraina potrebbe complicare ulteriormente lo scenario”.  Questo è il commento degli esperti del portale di comparazione di assicurazioni e finanziamenti, secondo i quali, se il livello attuale diventerà strutturale, “sarà inevitabile un intervento da parte della Bce sui tassi di interesse”.

Ma l’analisi degli esperti va oltre in merito all’attuale conflitto: “avrebbe un impatto diretto anche sulle rate dei mutui variabili, sia per coloro che hanno già un finanziamento in essere, sia per coloro che lo sottoscriveranno in futuro”.

Tuttavia, “Se la contrazione dell’IRS avuta nei primi giorni di marzo dovesse continuare, è plausibile immaginare una riduzione dei tassi ad aprile. Molto dipende anche dalle aspettative di mercato legate alla durata del conflitto. Sempre che la Bce non preveda misure straordinarie”.

“Anche se il tasso variabile Euribor è rimasto stabile intorno allo 0,53% “ci sia aspetta che i tassi salgano di 55 punti base entro la fine anno e l’inizio del 2023″, sostengono gli esperti.

E ancora. “Indipendentemente dalle decisioni di politica monetaria degli istituti centrali, sul mercato c’è uno stato di incertezza che sono convinto farà salire il costo del denaro per effetto del maggior rischio”, ha spiegato il presidente dell’associazione dei consumatori Adusbef.

“Anche se, come ci auguriamo, dovesse esserci a breve lo stop delle ostilità, resterà comunque alta l’inflazione e di conseguenza le banche centrali aumenteranno i tassi. Insomma, se si deve stipulare un nuovo mutuo, meglio orientarsi su un tasso fisso” è il consiglio di Tanza, presidente dell’associazione dei consumatori.

In conclusione, la situazione attuale non è certamente delle migliori, né in generale, né per quanto riguarda la richiesta di un mutuo. Tuttavia, ritengo che se il tuo obbiettivo rimane quello di acquistare casa a breve, l’operazione è possibile a patto che venga studiata fin nel minimo dettaglio.

Serve pianificare il percorso che ti porterà all’acquisto e al tuo indebitamento tenendo conto di ogni aspetto. Devi prepararti “sulla carta”, prima di fare qualsiasi passo.

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Samy

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