Il percorso di innovazione avviato dall’Unione Europea punta a migliorare la normativa di settore risalente al 2008. L’obbiettivo principale è quello di aumentare le tutele nei confronti dei privati. Innovazione del Credito al consumo che si rende necessaria anche a causa dei recenti sviluppi del mercato di riferimento che offre nuove soluzioni digitali.
Ma non solo, l’UE ritiene opportuno dover tutelare i consumatori anche a causa della difficile situazione economica che stiamo vivendo in questo periodo.
Le regole comunitarie sul credito al consumo sono state più volte oggetto di interventi nel corso degli ultimi anni, tuttavia, sembra essere arrivato il momento di innovare…
Cosa prevedono le norme attuali
Come detto, risalgono al 2008 e puntano a garantire la tutela dei consumatori e a promuovere lo sviluppo del mercato interno del credito.
La legge si applica ai contratti dove la finanziaria concede un credito di importo superiore a 200 euro e inferiore a 75mila euro sui contratti stipulati con utente privato.
Cosa viene indicato oggi nel contratto:
- l’ammontare del credito e il relativo costo;
- il TAEG (Tasso annuo effettivo globale);
- il numero, la frequenza e l’importo dei pagamenti dovuti;
- una nota su tutti gli aspetti giuridici fondamentali.
Inoltre, le finanziarie devono mettere a disposizione informazioni in modo tale che i beneficiari possano confrontare le offerte e prendere decisioni informate.
Sempre i beneficiari hanno 14 giorni di tempo per rescindere un contratto di credito e possono rimborsare anticipatamente il prestito. Nessuna spiegazione è dovuta al creditore, è sufficiente rimborsare interamente la somma presa in prestito ed eventuali interessi e oneri maturati e non rimborsabili che la finanziaria ha già pagato.
Quali sono i motivi di questo aggiornamento normativo
Uno dei motivi è sicuramente il rallentamento della crescita economica che porta ad un aumento della richiesta di prestiti, quindi ad una maggiore esposizione da parte del richiedente. Inoltre, anche la digitalizzazione ha cambiato il settore del credito, infatti, negli ultimi anni hanno fatto la loro comparsa sul mercato nuovi operatori, come ad esempio le piattaforme di prestito tra privati, che offrono contratti di credito in diverse forme e nuovi prodotti.
Grazie a queste piattaforme online, oggi è più facile accedere al credito rispetto al passato e questo porta ad un vantaggio in termini di opportunità, ma allo stesso tempo anche al rischio di fare scelte inadeguate che possono rivelarsi molto costose.
La volontà del legislatore è quella di consentire al consumatore di fare scelte consapevoli. Le attuali norme, a detta dell’UE, non offrono sufficienti tutele e rischiano di esporre il richiedente credito ad un eccessivo indebitamento.
Quale sarà la proposta sottoposta alla commissione
Qualche settimana fa la commissione parlamentare per il mercato interno e la protezione dei consumatori ha approvato la sua relazione sulle nuove regole.
La proposta prevede che le società eroganti il credito siano tenute a fornire ai consumatori le informazioni di base in modo più trasparente rispetto a quanto fatto fino ad oggi e, novità, la possibilità di consultarle da qualsiasi dispositivo, Smartphone compresi.
Se la proposta si tramuterà in norma, si va verso regole più stringenti per la pubblicità di settore che non potrà più contenere messaggi che incoraggino i consumatori con tendenza all’indebitamento eccessivo a richiedere un credito, al contrario, dovranno contenere messaggi chiari sul costo dell’operazione.
Inoltre, stabilire i criteri per determinare se un prestito sia adatto alle esigenze e ai mezzi di chi lo richiede.
Da Bruxelles vorrebbero introdurre un’istruttoria che tenga conto del costo della vita tra i criteri per la concessione del finanziamento.
Regola di difficile applicazione e approvazione, dato che questo parametro non è fisso nel tempo e non è indicativo delle reali esigenze e potenzialità del singolo consumatore.
Nella proposta si fa cenno anche ad indagini sulle condizioni personali del cliente, ma non è ancora chiaro in che modo e con l’utilizzo di quali fonti personali verrebbero svolte queste indagini senza andare a scontrarsi con il garante della privacy.
Il Parlamento europeo voterà la relazione in una delle prossime sessioni plenarie e successivamente i negoziatori potranno avviare i colloqui con Consiglio e Commissione per stendere il testo legislativo finale.
Mi chiamo Samy Ibrahim e sono un consulente del credito. Svolgo questa professione per conto di Euroansa Spa e sono il fondatore di ForMutuo – www.formutuo.com – un portale interamente dedicato alla formazione e informazione di due settori molto importanti se intendi acquistare casa: quello del credito e quello immobiliare.
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Samy